giovedì 19 settembre 2013

Conclusioni

Purtroppo siamo arrivati alla fine del nostro viaggio nel mondo della pipa. Spero sia stata una trattazione interessante e completa. L'universo di questo strumento è molto vario ed appassionante e come abbiamo visto la storia che l'ha portato fino a noi è lunga e ricca di eventi.
Col passare del tempo la pipa è diventata la compagna ideale per i momenti di tranquillità e di solitudine di molti uomini che hanno a loro modo cambiato il mondo, diventando un vero e proprio status simbol di un tempo che pian piano sta svanendo. Al giorno d'oggi purtroppo si sta perdendo questa abitudine, legata ai momenti di serenità, forse perchè la vita sempre più frenetica non permette di godersi appieno la magia di un oggetto che prima di tutto dona a chi lo utilizza, un momento per ragionare, per immergersi nei propri pensieri, trovare soluzioni ai problemi odierni prendendo spunto dalle azioni del passato.

Mappa concettuale

Per la creazione del mio blog ho preso come punti di riferimento:



mercoledì 18 settembre 2013

Francobollo

Centenario della nascita di Alessandro Pertini
Emesso il 25 settembre 1996
 750 L. - Ritratto di Alessandro Pertini

Gare di pipa

Lo scopo della competizione è di riunire partecipanti o squadre che fumano la pipa il più a lungo possibile, senza riaccenderla e determinare chi ha fumato più a lungo. Ogni partecipante o squadra deve utilizzare la stessa quantità di tabacco, uguale pipa ed uguale pigino.

Regole:
1 E' vietato aprire la busta prima del segnale della giuria
2 E' vietato manipolare la bustina contenente il tabacco
3 La pipa ed il pigino devono essere omologati
4 Il tabacco (grammi 3) è fornito dall'organizzazione
5 Tempo per preparare il tabacco e caricare la pipa: 5 minuti
6 Tempo per l'accensione: 1 minuto con due fiammiferi
7 Trascorso il primo minuto è vietato riaccendere la pipa
8 L' uso del pigino è consentito solo con la pipa in bocca
9 E' vietato usare scovolini
10 E' consentito separare la pipa dal bocchino
11 E' vietato soffiare sul fornello della pipa
12 E' vietato battere la pipa
13 E' vietato bere nei primi dieci minuti di gara
14 Dopo i primi dieci minuti è consentito bere solo acqua
15 E' obbligo esibire fumo a richiesta del giudice
16 E' obbligo dichiarare lo spegnimento con alzata di mano
17 I primi dieci classificati debbono esibire pipa e pigino
18 Vince il partecipante che mantiene accesa la pipa più a lungo

Abbecedario

A  accendere - aroma - acquerugiola
B  bruciare - bocchino - braccio di ferro - bong - bocca - baldi (baldo)
C  colore - calore - cannello - collezione - cézanne - cenere - crosta - cerino - calumet
D  durata -  diffusione - dunhill - calabash
E  espirare - emettere - einstein - ebanite
F  fumare - fornello - fumo - fresa - filtro - fiamma
G  gaber - gola - gesso
H  holmes (sherlock) - hemingway
I   intimità - inumidire
J   juno - JRR tolkien
K  kiseru
L  legno - lentezza
M morso - maigret - magritte - metacrilato - morta
N  noce - nuocere - nonno - narghilè - nostalgia
O  ozio - odore
P  pipata - pipa - posacenere - portapipe - pannocchia - pigino     
Q qualità - quantità
R  radica - rodaggio - ricordo
S  schiuma di mare - scovolino - scomponibile - spillone - superbia
T  tirare - terracotta - tabacco - testa
U  umore - uso - unicità
V  van gogh - voglia - vetro - vizio
W welles (orson)
X  Xmas model
Y  yavuz (huseyin)
Z  zucca

La pipa nel cinema

Gino Cervi in "Il commissario Maigret"

Il macellaio di "Gangs of New York"

Hans Landa in "Bastardi senza gloria"

Gandalf e Radagast il bruno in "Lo Hobbit"

Sentenza da "Il buono, il brutto e il cattivo"

Juno

Sherlock Holmes








Braccio di ferro e Pongo col suo padrone da "La carica dei 101"

Se fosse un vizio

Il fumo spesso diventa un vizio per un fumatore mettendo a rischio la propria salute. Fumare la pipa è meno dannoso rispetto alla normale sigaretta, poichè il fumo non viene inalato ma solo gustato nella bocca e poi espulso; i problemi comunque non mancano.
Il vizio del fumo, se ricondotto ai sette vizi capitali, sicuramente fa parte dei vizi legati alla gola, poiché questa abitudine può portare anche a degli eccessi e alla continua voglia di provare il piacere e il sapore in bocca del tabacco combusto. Altri due vizi capitali secondo me fanno parte del mondo della pipa: accidia e superbia.
Accidia, nel significato di ozio e malinconia, poiché il fumare la pipa interrompe tutte le altre azioni che si stavano svolgendo; la superbia si può trovare nella volontà del fumatore di distinguersi dagli altri, a volte imponendo loro "prepotentemente" di sentire l'odore del proprio tabacco.

Artisti della pipa

Ecco un link per l'intervista a un artista italiano conosciuto a livello internazionale per la creazione di pipe particolari: Baldo Baldi.



Di seguito invece il video di un altro artista dedito alla scultura della pipa: Huseyin Yavuz.


La pipa nella pubblicità





Personaggi famosi fumatori di pipa


Clark Gable - Orson Welles - John Coltrane
Sandro Pertini - Cesare Pavese - Giorgio Gaber
Georges Simenon - Ernest Hemingway - J.R.R. Tolkien
Edmund Husserl - Albert Einstein - Conrad Lorenz

La pipa nella letteratura


Molti personaggi letterari sono grandi fumatori di pipa, come lo sono stati i propri autori durante la vita. Grazie al genere giallo, con Sherlock Holmes di Conan Doyle e Maigret di Simenon,  il detective con la pipa in bocca è diventato un cliché molto apprezzato e rappresentativo del genere. Anche nel genere fantasy non manca la pipa, passatempo quasi ossessivo di hobbit e stregoni ne "Il signore degli anelli" di JRR Tolkien. La pipa in certi romanzi assume un significato che va al di là della propria connotazione fisica: in "Moby Dick" di Melville il capitano Achab, giurando vendetta contro la balena bianca, getta in mare la sua pipa in segno di disprezzo verso i piaceri e la tranquillità della vita.
La pipa è diventata di fatto la compagna silenziosa perfetta che avvolge il lavoro dello scrittore. Gli stessi poeti maledetti le hanno dedicato diverse opere di cui ho di seguito riportato due poesie di Charles Baudelaire e di Tristan Corbière.


La Pipa

Sono la pipa d'uno scrittore:
con questa faccia
d'Abissina o Cafra, si vede
che il padrone è un gran fumatore!

Se lui è pieno di dolore,
fumo come la capanna
dove si cucina
per il contadino che ritorna.

Come gli allaccio e cullo l'anima
nella rete azzurra e mobile
che sale dalla mia bocca di fuoco!

E che dittamo potente effondo
per affascinargli il cuore e guarirgli
lo spirito dalle fatiche!

Charles Baudelaire
Tratta dalla raccolta “I fiori del male”
 
  La pipa del poeta
Sono la pipa d'un poeta,
la sua nutrice, e assopisco la sua Bestia.

Quando le sue accecate chimere
vengono a sbattergli contro la fronte,
io fumo...E i ragni sul suo soffitto,
non li può più vedere.

Gli creo un cielo, nuvole
ilmare, il deserto, miraggi:
egli vi lascia errare l'occhio morto...

E quando densa diventa la nube
crede di vedere un'ombra nota,
e sento come morde la cannuccia...

Un altro turbine scioglie
la sua anima, la sua gogna, la sua vita!
Ed io mi sento spegnere. - Dorme.

- Dormi ancora: la Bestia è ammansita
fila fino in fondo il tuo sogno,
povero amico! Il fumo è tutto,
se è vero che tutto è fumo.

 Tristan Corbière
 
 

La pipa nell'arte



Magritte
Cèsanne - Uomo che fuma
Van Gogh - Sedia con pipa
 
Courbet - Autoritratto
Picasso - Ragazzo con pipa


Van Gogh - Autoritratto










domenica 15 settembre 2013

La pipa per principianti

 Fumare la pipa non è semplice, soprattutto agli inizi quando a causa dell'inesperienza e di piccoli errori non si riesce a gustare appieno il piacere di fumarla, col rischio di stancarsi subito buttandola dentro a un cassetto. Ecco un video per fare i primi passi nell'uso corretto della pipa.


Gli accessori



Rastrelliera porta pipe

Custodia porta pipa e scatola di filtri

Scovolini, vaso porta tabacco e pigini

Vetrina mostra pipe

L'odore

Generalmente anche per un profano l'odore della pipa è quasi inconfondibile, con quell'aroma più o meno dolciastro e morbido che avvolge tutto l'ambiente circostante. Un esperto però sa che questo aroma può avere differenti sfumature, dovute non solo al diverso tabacco utilizzato ma anche al diverso materiale della pipa, poichè il legno di radica di cui essa è principalmente composta è un materiale "vivo" che influenza ogni volta gusto e odore in modo diverso.
Oltre a fattori puramente materiali, anche altri fattori più "spirituali" influenzano l'aroma e il gusto della pipata: dalle differenti condizioni climatiche ai diversi luoghi dove ci si concede un momento di piacere. Tutto questo porta il fumatore riflessivo a provare sensazioni antiche, ricordare persone conosciute durante la vita e tutto ciò influnza notevolmente la qualità e il gusto di ogni pipata.


Pipe particolari

In questo post voglio approfondire la conoscenza di un tipo di pipa particolare: la pipa ad acqua, di cui i due rappresentanti più importanti sono il narghilè e il bong.

La pipa ad acqua diffusa nei paesi islamici quali Turchia, Egitto, Tunisia nota anche come narghilè, shisha, hooka è composta da 4 elementi: il fornello, il corpo metallico della pipa, il contenitore dell'acqua in vetro, e il tubo per l'aspirazione, di vari materiali. Con la pipa ad acqua si fuma un tabacco scuro, a volte aromatizzato con degli estratti di frutta. Il narghilè utilizza un sistema che per principio di aspirazione fa bruciare un carboncino soprastante un'essenza. Il fumo creato viene filtrato da membrane e dall'acqua presente nella parte inferiore della shisha.
I tabacchi per narghilè sono molto simili a quelli usati per la pipa tradizionale, ma speziati con del glucosio liquido (melassa).

Il bong è un oggetto usato per fumare, solitamente, marijuana, salvia divinorum, tabacco e tabacchi aromatizzati. Per tirare dal bong, il fumatore deve aspirare a polmoni pieni dall'imboccatura superiore in modo che il fumo salga per la camera d'aria dopo essere passato attraverso l'acqua sul fondo. Normalmente i bong sono progettati per raffreddare il fumo prima di essere inalato, e per raccogliere nella camera d'aria una grande quantità di fumo da aspirare velocemente. La parola bong deriva dalla parola Thai baung, che indica una sezione di canna di bambù, con la quale venivano costruiti i primi esemplari.

Costruire una pipa


I materiali

Oltre alla forma, rivestono grane importanza i materiali che costituiscono gli elementi della pipa stessa e a seconda di questi ultimi abbiamo diverse classificazioni:
    •    Pipe di schiuma - schiuma di mare ovvero silicato idrato di magnesio, è un minerale che si      trova soprattutto in Turchia. La schiuma è molto porosa e non condiziona assolutamentre il gusto del tabacco.
    •    Churchwarden - caratteristica principale è il bocchino molto sottile ed allungato. Questo fa sì che il tabacco si raffreddi prima di essere assaporato.
    •    Pipa in terracotta o chioggiotta
    •    Pipa di gesso - diffuse tra XVII e XIX secolo, soprattutto tra i marinai, dato lo scarso valore del materiale con cui venivano fabbricate. Oggi sono piuttosto rare, e le più conosciute sono le “genovesine”.
    •    Pipa di pannocchia - ricavata da un granturco che cresce solamente nel Missouri, è una pipa assai poco costosa ed altrettanto poco durevole.
    •    Sa Pipa allutonada - tipica della Sardegna, era inizialmente la pipa usata dai pastori. Si contraddistinguono per i materiali e lavorazione grezza, con un lungo cannello di legno, e un fornello spesso molto ravvicinato al cannello e parallelo allo stesso.
    •    Pipa Falcon - si caratterizza per il doppio cannello di metallo che può essere di diverse misure o forma. Questo raffredda il fumo che tende a condensare il vapore favorendo la formazione di acquerugiola.
    •    Pipa Calabash - è caratterizzata dalle curve molto pronunciate del bocchino (il cannello è quasi parallelo all’altezza del fornello), e da un grande fornello conico. La si identifica generalmente come la pipa di Sherlock Holmes.
    •    Pipa morta o Bog Oak - viene modellata da un semifossile di quercia. Tra le più famose quelle irlandesi, bretoni e tedesche.
    •    Pipa in olivo - può essere di varie misure o forme, ma il materiale le dona sempre un colore chiaro e un sapore dolciastro alla fumata
    •    Pipe giapponesi Kiseru - si tratta di pipe molto sottili con fornello piccolissimo. È composta da tre parti, fornelletto in metallo decisamente piccolo, la prima parte del cannello (chiamata Kiseru-jutsu) in legno o più spesso in bambù, e il bocchino in metallo.

La forma

Un buon metro di paragone per scegliere la forma della propria pipa viene proposto dalla classificazione delle pipe Dunhill. La forma varia a seconda del gusto del fumatore ed è importantissimo trovare la pipa giusta per godersi appieno l'aroma del tabacco.



Com'è fatta

Componenti

Radiografia


Storia della pipa


La pipa ha origini antichissime e la sua storia si confonde spesso con la leggenda discostandosi da quella del tabacco, le cui origini risalgono solo all'epoca precolombiana. Greci e  Romani usavano aspirare con le narici tramite dei "cannelli" il fumo di alcune erbe. Strumenti antichi simili nell'aspetto a delle pipe sono stati rinvenuti in tombe faraoniche ma il vero progenitore della pipa è il modo in cui alcune popolazioni dell'India inalavano il fumo: essi scavavano un buco nel terreno dove venivano poste delle erbe e fatte bruciare, il tutto veniva poi ricoperto con un cono di terra e attraverso un foro veniva introdotta una canna cava da cui si aspirava il fumo. Con la diffusione del tabacco dopo il 1492, si diffusero i riti ad esso connessi come il sigaro e la sigaretta, affiancate dall'uso di pipe rudimentali già utilizzate da Maya e Aztechi. Le prime pipe come le intendiamo noi oggi sono quelle diffuse tra le tribù indiane del Nord America: erano costituite da una testa in pietra a forma di T rovesciata e da un lungo bocchino in legno, canna o pietra. I cosiddetti "calumet della pace" usati dalle tribù Sioux.
In Europa l'uso della pipa si diffuse inizialmente tra i marinai spagnoli mentre agli inizi del 1600 era ormai tradizione diffusa in tutti i Paesi europei. Le prime pipe erano in argilla,  costituite da un unico pezzo ed avevano un fornello molto piccolo. Dal 1700 il fornello aumentò di dimensione e la forma della pipa divenne più ricercata. Nel 1617 venne aperta la prima azienda artigianale e le pipe olandesi divennero il prototipo della produzione europea.
Ben presto la pipa si trasformò da strumento per il fumo in oggetto d'arte. La pipa di porcellana si diffuse tra il 1700 e gli inizi del 1800 in Austria e Germania ed era scomponibile in più pezzi. Queste pipe erano il segno di riconoscimento di chi la fumava in quanto le decorazioni richiamavano all'attività svolta dal proprietario.
Alla metà del 1800 risale la pipa in radica che presto soppiantò ogni altro tipo di pipa per la sua resistenza, economicità e per la bontà che conferiva al gusto della fumata. Essa è probabilmente nata in Francia, nella cittadina di Saint-Claude. L'industria italiana si affermò nell'ultimo dopoguerra mentre la produzione inglese si distinse per la ricerca di una qualità elevata dal punto di vista della materia prima e dell'estetica: le famose pipe Dunhill che da allora sono diventate una sorta di metro di paragone per scegliere la forma più adatta al proprio gusto e al proprio modo di fumare la pipa.

Analisi etimologica

SIGNIFICATO
 Con PIPA si intende un tubo o una canna per soffiare e aspirare, terminata da un fornello nel quale si brucia il tabacco, di cui si aspira il fumo. In Francia il termine pipe ha assunto anche il significato di Zampogna, e nel passato indicava un corto Cannello di cui si servivano i sacerdoti per bere il vino consacrato.

ETIMOLOGIA 
 La radice onomatopeica PI- col significato di fischiare è considerata generalmente di origine teutonica ed appare sin dai tempi della dominazione longobarda e franca. Tale radice esisteva inoltre nel latino classico con i verbi pipare, pipire, pipilare e non è inverosimile che il termine pipa si sia sviluppato sotto l’influsso di tali verbi. Nei paesi anglosassoni il termine pipe indica soprattutto i tubi e il rimando alla forma cava della pipa è inevitabile.

La pipa nel mondo

italiano 
pipa - Arnese per fumatori formato da un piccolo recipiente dove brucia il tabacco, unito a un cannello con bocchino per aspirare il fumo: accendere, fumare la p.; tabacco da p. || p. della pace, calumet.

francese
pipe - Tuyau terminé par un petit fourneau que l'on bourre de tabac, ou d'autre substance fumable, et qu'on allume pour en aspirer la fumée.

spagnolo
pipa - Utensilio para fumar consistente en un pequeño recipiente, en el que se quema tabaco picado, unido a un tubo terminado en una boquilla por el que se aspira el humo. cachimba.

inglese
pipe - A device for smoking, consisting of a tube of wood, clay, or other material with a small bowl at one end.

tedesco
Pfeife - Aus einem Mundstück, einem länglichen Pfeifenrohr und dem Pfeifenkopf bestehendes Gerät, das zum Rauchen von Tabak benutzt wird.

Arabo: غليون التدخين
Cinese: 烟斗
Giapponese: パイプ
Portoghese: cachimbo
Russo: трубка
Turco: pipo

Benvenuti nel mio blog

Così come fumare una pipa davanti a un bel bicchiere di vino è un ottimo modo per rilassarsi, spero che la visita al mio blog sia altrettanto piacevole. Accendete i vostri fornelli in radica e iniziamo la scoperta di questo strumento antico e affascinante.